Pavan Free Bike …. Dove c’è stato un inizio c’è sempre una fine

Pavan Free Bike …. Dove c’è stato un inizio c’è sempre una fine

Dopo 33 anni nella mountain bike con un titolo mondiale, due europei, sei titoli nazionali, due per team, 570 vittorie e oltre 710 podi a fine anno la squadra di Sovico chiuderà la sua esperienza nel ciclismo fuoristrada.

Antonio Pavan e Pavan Free Bike vantano 33 stagioni nel mondo della mountain bike, ma ll prossimo anno non saranno presenti alle gare sulla base di una decisione presa a malincuore, ma anche con grande soddisfazione per la bella avventura scritta da decine e decine dei suoi atleti che in 33 stagioni hanno tradotto i loro risultati in una grande tradizione sportiva.

In realtà, la decisione di Pavan Free Bike di lasciare il ciclismo non ha molto a vedere con i risultati sportivi ed è solo la diretta conseguenza in primo luogo del tempo che passa, a volte vanno prese certe decisioni e ora è il momento per chiudere questa vicenda così ricca di successi del team. E’ giunto il momento di fare un passo indietro, non è bello e nemmeno facile. Antonio Pavan, anima di Pavan Free Bike che guida con passione e dedizione da 32 anni ha messo il cuore, tutta la sua passione nella sua società che è arrivata ora alla conclusione che fosse giusto fermarsi.

Pavan Free Bike è nata nel 1991 a Monza, una città con una gloriosa tradizione ciclistica fatta dal Pedale Monzese, a cui la passione di Antonio Pavan e di alcuni amici affiancò una squadra di mountain bike con l’obiettivo la pratica e lo sviluppo del ciclismo fuoristrada.

Gli inizi
Negli anni epici della mountain bike, la passione e la curiosità per questa nuova declinazione della bicicletta fece nascere in Lombardia un importante movimento sportivo amatoriale e di conseguenza decine si squadre in Brianza. Pavan Free Bike con le sue maglie azzurre con lo sponsor, Gioielleria Pavan in bella evidenza, debuttò nei raduni di mountain bike. Dai primi raduni di mountain bike in Brianza, alle prime competizioni, Pavan Free Bike si pose presto in prima linea anche nell’organizzazione di gare, con la storica Granfondo Valle del Lambro che dal ‘93 al 1996 ravvivò il centro di Monza e poi il suo autodromo con l’entusiasmo della mountain bike.
Nel frattempo la squadra adottò per le sue divise i colori della città di Monza e decise di provare a far classifica nelle gare importanti. Nel 1994 iniziò la sua lunga collezione di titoli, il primo con il giovane biassonese Mauro Lombardi che vinse la maglia di Campione Regionale e l’anno dopo fu la volta del casatese Marco Grigi.

La qualità della formazione di quegli anni diede un’importante apporto all’attività della società che si fece largo nelle gare nazionali e internazionali, Mauro Lombardi partecipò a due prove di Coppa del Mondo e Marco Grigi venne convocato dalla nazionale per la prova valida per l’assegnazione della Coppa Europa Under 23.
Nel 1998 Pavan Free Bike festeggiò un tris di Campioni Regionali con Marco Grigi, Marco Colombo e Matteo Piazza.

La prima vittoria di Paola Bonacina
Il 1999 fù un anno speciale per Paola Bonacina e per Pavan Free Bike, alla prima stagione con la maglia rosso-bianco la biker bergamasca vinse il titolo nazionale cross country a Telese Terme e l’argento al Campionato d’Inverno. Questo rimase un momento iconico nella storia dell’ascesa della squadra che, dopo qualche anno però compì un passo di lato e cambiò i propri obiettivi, il gruppo di tesserati che frequentavano le gare regionali e le granfondo cresceva anno dopo anno e il club fece la precisa scelta dell’aggregazione e di lasciare libera iniziativa ad ognuno.

2012, si annuncia la rincorsa per un primo grande salto
La società ebbe un ulteriore aumento del numero dei tesserati e dedicò maggior attenzione ai giovani, inaugurando la Scuola di Ciclismo Fuoristrada. Aumentarono anche le vittorie che a fine anno furono 17, tra queste sette di Martina Galliani e cinque di Roberto Panzeri, Campione Regionale Marathon Elite Sport. Arrivò anche la maglia tricolore di Nives Pozzoli, Campionessa Italiana Single Speed che l’anno dopo venne indossata nella gara di Rancate da Martina Galliani.
Nel 2013 Ugo Morganti si presentò in grandissima forma e fece conoscere la maglia Pavan Free Bike nelle granfondo su strada, di cui diventò protagonista, sbaragliando la concorrenza per vincere il circuito Super Nobili Medio Fondo.

La sinergia con Kuota Cycles
Il secondo momento iconico dell’ascesa di Pavan Free Bike arrivò ad inizio 2014. La sinergia con Kuota Cycles, l’arrivo in squadra come team manager di Claudio Cossa e di due atleti promettenti come Matteo Valsecchi e Cristian Boffelli, riportarono la squadra tra le grandi formazioni della mountain bike amatoriale.
Ci sarebbero tante cose da dire rivedendo quelle immagini, gli obiettivi dell’azienda brianzola di entrare nella mountain bike con prodotti di alta qualità si affermarono presto anche in ambito sportivo con importanti risultati con numeri impressionanti: 55 vittorie nel 2014, 54 nel 2015, 50 nel 2016, 37 nel 2017 con il titolo di società nel Campionato Italiano Team Relay.

Pavan Free Bike nel 2018 diventa un team Superior
La crescita del team è inarrestabile, Superior Bikes diventa il nuovo partner tecnico e Pavan Free Bike l’ambasciatore italiano del brand della Repubblica Ceca che nei tre anni fino al 2020 diventa una delle più forti squadre amatoriali della monuntain bike e raccoglie 120 successi.

Dopo 27 anni la società, che dal 2016 sposta la propria sede a Sovico, ha ancora l’entusiasmo per continuare a crescere, le ambizioni aumentano, arrivano nuovi atleti e il pacchetto di corridori anche nelle stagioni successive garantisce la forza della squadra. Anche a livello giovanile la squadra si fa più strutturata, Guido Colombo è il coordinatore del settore di una squadra vera e propria che a livello regionale coglie i primi risultati, mentre le vittorie del gruppo degli amatori continuano a mantenere una certa rilevanza. Nel 2019 Pavan Free Bike si riconferma Campione Italiano Team Relay Amatori e Renato Cortiana aggiunge un’altra maglia tricolore alla collezione del team che in Repubblica Ceca con Karin Tosato sale sul gradino più alto del podio del Campionato Europeo, ma è pronta una nuova generazione di talenti di cui il Campione del Mondo Alberto Riva è il fiore all’occhiello.

2021, 2022 e .. il gran finale !!
Negli ultimi tre anni il team è stato uno dei protagonista dei campionati e ha visto un grosso cambiamento nell’organico. Nel 2021 e nelle ultime due stagioni nella squadra si è consolidato quello spirito di vera amicizia e di divertimento delle prime stagioni, raccogliendo sempre grandi successi.
Karin Tosato, prima di lasciare la squadra a fine 2021, fà l’en plein nel Campionato Mondiale ed Europeo ed è artefice nello stesso anno con Alberto Riva e Claudio Zanoletti dello stupendo tris tricolore di Bielmonte.

Con 570 vittorie e oltre 710 podi a fine anno Pavan Free Bike chiuderà la sua esperienza nel ciclismo fuoristrada e il prossimo anno non sarà più presente sui campi di gara, la crescita inarrestabile degli ultimi dieci anni ha avuto anche in questa ultima stagione il suo sviluppo e con 41 vittorie e 51 podi lascia la mountain bike e lo fa con una grande soddisfazione per il bel lavoro svolto.

Nata praticamente dal nulla in una città metropolitana che storicamente non ha mai avuto una tradizione nel ciclismo fuoristrada, all’inizio, la “Pavan” come veniva chiamata nell’ambiente, aveva il sogno di essere una delle protagoniste del settore amatoriale, dalle sue fila sono passati tanti bei nomi che hanno raccolto grandi successi. C’è riuscito per la prima volta nel ’94 con Mauro Lombardi e ha scritto l’ultimo capitolo con Andrea Artusi sul gradino più alto del podio del Master Cicli Pozzi.

Seppur sia difficile convincersi che una squadra orgogliosa del suo palmares in cui ha raccolto una incredibile quantità di vittorie, lasci il mondo di cui ha fatto parte per tanti anni, Pavan Free Bike abbandona la scena da protagonista. In ogni caso il lascito della società brianzola al ciclismo non sarà di certo dimenticato, la scommessa di Pavan Free Bike è sempre stata quella di sostenere i suoi atleti, fornendo loro i mezzi migliori e creare l’ambiente per conquistare i migliori risultati. Pavan Free Bike fa ormai parte della storia di questo sport e la sua maglia rimarrà nel cuore dei suoi campioni e delle campionesse, ma anche delle centinaia di semplici appassionati che ne hanno fatto parte, come importanti interpreti del ciclismo amatoriale.

Antonio Pavan: cala il sipario su Pavan Free Bike, è giunto il momento di fare un passo indietro
“A volte vanno prese certe decisioni e credo che ora questo sia il momento per chiudere questa tappa così ricca di successi che abbiamo vissuto con il team. Per 33 anni siamo stati presenti nel ciclismo e lo abbiamo fatto per tanto tempo da team protagonista che stagione dopo stagione ha sempre lottato con i migliori. Non posso dimenticarmi di tutti gli sponsor che hanno sostenuto il team, grazie a tutti loro abbiamo potuto realizzare i nostri progetti. Da parte mia va un sincero ringraziamento a tutti gli atleti, i soci, il personale del team, e per non dimenticare nessuno non farò i nomi. Vorrei citare solo un amico fondatore, le nostre discussioni anche animate non ci hanno mai diviso, l’amicizia e sempre stata più importante di interessi o idee personali, e abbiamo sempre fatto scelte in cui credevo sempre a vantaggio della società e dei soci. Oggi lascio una parte della mia vita, la nostra avventura è giunta al capolinea, abbiamo vissuto un viaggio eccezionale negli ultimi anni, da un inizio in piccolo nel 1991 abbiamo fatto grandi passi, la nostra è stata una storia incredibile!!”

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