SUDTIROL SELLARONDA HERO – Marco Villa “Pavan Free Bike’s Hero” sul percorso mondiale della Val Gardena

SUDTIROL SELLARONDA HERO – Marco Villa “Pavan Free Bike’s Hero” sul percorso mondiale della Val Gardena

Marco Villa compie la terza volta l’impresa e arriva vicino al podio della Südtirol Sellaronda Hero, la gara dove i big delle ruote grasse si sono sfidati per la conquistare della maglia iridata. Coraggio, determinazione, voglia di riscatto e alla fine un risultato notevole per Marco Villa alla spettacolare Südtirol Sellaronda Hero, la Marathon clou dell’anno che sui suoi 87 Km e 4.700 metri di dislivello ha assegnato i titoli mondiali della specialità. Venti minuti dopo la partenza dei big, sull’identico percorso dell’infuocata sfida iridata, Marco ha iniziato la sfida con se stesso e l’ha vinta, dopo che nel 2014 la sua terza partecipazione era rimasta un opera interrotta. 118° assoluto, su 1.776 classificati, quarto di categoria, 24° amatore al traguardo, ecco i numeri di una giornata che difficilmente il 34enne bergamasco potrà dimenticare, considerando che l’unica Marathon che aveva corso quest’anno era stata quella di Garda in aprile. Sui cinque passi della gara più dura al mondo (Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e Duron), Marco con la sua Kuota K- 29 Comp ha corso una gara priva di sbavature, dimostrando grande freddezza e lucidità nei momenti più delicati della corsa, terminata a soli tre minuti dal podio, dopo 5 ore 40’ 41” di gara, e l’impresa ne chiama già un’altra, con l’obiettivo di stare sotto le 5 ore e trenta, come lui stesso racconta. “Direi che è andato tutto bene, è stata una grande soddisfazione. Anzitutto ho vinto la sfida con me stesso, perché partecipare alla Hero è soprattutto uno stimolo per mettersi in discussione ogni anno e provare a spostare un po più in là i propri limiti, perché la Hero non è mai scontata … la crisi è sempre dietro l’angolo. Per me quest’anno è stata la quarta volta, dopo aver fatto terzo nel 2012 e quinto nel 2013, anche lo scorso anno stavo facendo un ottima gara quando sono completamente saltato negli ultimi 15 Km, arrivando sfinito addirittura a spingere la bici. Quest’anno c’era voglia di riscatto, di fare bene, ma soprattutto di arrivare senza crisi, così ho impostato una gara di regolarità, mai un fuori giri, mai un eccesso. Si poteva fare qualcosa meglio, ma sono comunque contento, del resto devo mettere sul piatto della bilancia le mie possibilità di allenamento e le mie caratteristiche atletiche. La testa è già alla Hero 2016 con l’obiettivo stare sotto le 5 ore e 30. Fattibile ma c’è molto da lavorare, ci proveremo” Emozione veramente grande sulle montagne di Lombardia anche per i due stradisti Massimo Vaninetti e Giuseppe Magni che hanno pedalato la prima edizione de La Campionissimo, la rinnovata versione della granfondo di Aprica, che da undici anni vede migliaia di ciclisti affrontare il percorso reso mitico da Marco Pantani nel 1994. Un tappone da Giro d’Italia con i suoi 155 chilometri e 3.600 metri di dislivello spalmati su due sole salite, ma che solo nominarle, nel mondo ciclistico, mettono i brividi: Passo Gavia e Passo Mortirolo. Vaninetti, 41 anni, valtellinese di Piantedo, al traguardo è giunto 103° assoluto e 24° della categoria Master 3, il sovicese Magni, alla sua prima gara ha concluso poco oltre la 500a posizione (625 i classificati).

Pavan Free Bike
Ufficio Stampa – Giovanni Perego

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